Carpe Diem - Fotografi a Sestri Levante

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Biografia di Monica Mazzolini

Laureata in Biologia presso l’Università di Genova, nel 2003 ho conseguito il Dottorato di ricerca in Neurobiologia (SISSA, Trieste) ma, dopo aver lavorato nel campo della ricerca studiando la visione, da sempre interessata allo studio delle arti visive, nel 2016 decido di dedicarmi esclusivamente alla storia dell’Arte e della Fotografia.

Sono docente di corsi (“Storia dell’arte: dall’impressionismo ai giorni nostri”, “Donne e arte”, “Artisti e muse”, “Malattia d’autore”, “Storia della fotografia: dalle origini all’oggi”, “Otto serate per otto autori”) ed approfondimenti monografici. Collaboro con Università, Gallerie d’arte contemporanea, Associazioni culturali e circoli fotografici. Dal 2018 collaboro con lo Spazio Espositivo EContemporary di Trieste come relatore nell’ambito di un progetto di divulgazione culturale e come co-curatore del progetto internazionale “Naturografie di Roberto Ghezzi” in seno alla manifestazione Europea ESOF 2020. Tale progetto sta avendo ulteriori ed importanti sviluppi per il biennio 2021/2022. Sono co-fondatore dell'Associazione culturale stArt.

Tengo conferenze riguardanti arte e fotografia sul territorio nazionale. Da diversi anni partecipo al festival Fotografia ZeroPixel con seminari di storia della fotografia. Sono curatore di mostre fotografiche. Scrivo per varie riviste cartacee ed on-line. Sono lettore Portfolio - sia in lingua italiana che inglese - in molte manifestazioni tra le quali il circuito Portfolio Italia, Penisola di Luce (Sestri Levante, Genova) ed il Festival Mirano Fotografia per il quale da quest’anno sono direttore artistico nella sezione Letture Portfolio. Ho collaborato con la FIAF (Dipartimento Cultura in veste di storico della Fotografia e coordinatore di un progetto dal titolo “Manifesti virtuali”, il Dipartimento web, ho scritto testi per Fotoit e alcune Monografie tra le quali il numero dedicato a Francesco Comello). Due i miei libri editi da LINEA edizioni: “Matite colorate. Appunti d’arte” (2016) e “Uno scienziato al museo” (2020). Nel ruolo di divulgatore gestisco un profilo Facebook ed un canale YouTube. Dedico particolare attenzione al dialogo tra pittura e fotografia e la relazione tra arte e scienza.

Progetti Fotografici

KORAI

In una persona mi colpiscono gli occhi. Sono attratta dallo sguardo che cerco anche nelle statue e nei dipinti, con la mia macchina fotografica. Partendo dall'etimologia di alcuni vocaboli ho trovato dei legami interessanti. Pensando all'anatomia dell'occhio, la pupilla è il foro situato al centro dell'iride che permette l'entrata della luce all'interno del bulbo oculare. Dal punto di vista fisiologico questo permette la visione. Ma oltre alle questioni biologiche ciò che mi interessa è il fatto che pupilla deriva dal termine latino - diminutivo di pupa - ossia "bambina, bambola". La ragione del significato sta nel fatto che quando guardiamo una persona negli occhi ci viene restituita la nostra immagine. La vediamo riflessa e ridotta in dimensioni. Vediamo in questo piccolo specchio una figurina umana, la nostra. Vediamo noi stessi attraverso lo sguardo dell'altro. Ma pupilla in greco si dice Κόρη, Korē. Le korai (il singolare è kore) sono statue femminili che rappresentano giovani donne. In questo ho trovato l'unione tra i termini ed i significati di sguardo e statua. Statue che sono rappresentazioni di figure umane o divine. Immobili e silenziose ma che attraverso i loro atteggiamenti e gli sguardi possono esprimere concetti e sensazioni.
Questa selezione è parte di una serie in continuo divenire, iniziata nel 2016. Io non sono una fotografa, mi occupo di storia delle arti visive e di critica, pertanto fotografo, per questo progetto dal titolo korai, esclusivamente quando mi trovo dinnanzi ad un particolare sguardo che cattura la mia attenzione.