“Il Mare Dentro” di Barbara Armani
Per i fotografi la fascinazione dei luoghi esotici è sempre molto rischiosa.
Così come per il nostro “pittoresco”, rimanere ammaliati dalle differenze antropologiche di paesi lontani dalla nostra cultura, stimola a una spasmodica ricerca dell’immagine formale e feticista, spesso ridondante di colori e di luce, dove la velocità dello sguardo è paragonabile alla rapidità con cui questi paesi sono raggiunti da orde di turisti bulimici di souvenir fotografici.
“Il Mare Dentro”, di Barbara Armani, ci mostra un altro modo di fare reportage turistico; più intelligente, attento al sentire dei luoghi, alla ricerca, attraverso la realtà delle immagini, di concatenamenti di sensi, persuadendoci così a muovere il pensiero verso sfere sensoriali diverse.
Un Costa Rica, quello fotografato da Barbara Armani, rappresentato attraverso un orizzonte che è principalmente mentale, dove il colore si disfa in innumerevoli sfumature, all’interno delle quali la vita si muove, nelle proprie organiche differenze.
Un modo, quello dell’autrice, di utilizzare la fotografia in forma quasi letterale, dove all’uso delle parole si sostituiscono immagini sinestetiche che, come amava dire Italo Calvino, “rappresentano figure di cose che significano altre cose, altre chimere, realtà illusioni”.